Emilia Faro

EMILIA FARO

Sono Emilia Faro, sono un’artista di origini siciliane, nata a Catania. Il mio lavoro nasce come una ricerca su me stessa e su una riflessione sul rapporto tra l’uomo e la natura. Realizzo acquerelli, installazioni e video; ultimamente, lasciandomi ispirare dal mio territorio di origine e dai luoghi in cui ho vissuto, ho realizzato anche delle opere in scultura. Si tratta di elementi vegetali che ho raccolto, rami secchi e piante, che rivesto di un’amalgama di resina e sabbia vulcanica dell’Etna.

Appena ho ricevuto la proposta di partecipare a Fragile Bellezza ho avuto subito in mente il lavoro che avrei voluto realizzare. Sarebbe stato un ciondolo, lo sapevo fin dall’inizio, perché c’è una storia che risale alla mia infanzia che ha lasciato un segno nel mio cuore. Quando avevo solo cinque anni avevo come ‘baby sitter’ una donna africana che indossava sempre un ciondolo che rappresentava una vecchia lanterna a petrolio, dorata, con al centro uno zircone luminosissimo. A me quel ciondolo piaceva moltissimo, lo desideravo – con quell’avidità tipica dei bambini – e lei, senza pensarci un attimo se lo tolse dal collo e me lo donò. Questo dono mi è rimasto nel cuore e ho subito pensato di ‘restituire il dono’ ideando un gioiello che fosse portatore di luce come una lanterna. L’opera che ha realizzato l’azienda Monile per Fragile Bellezza è un gioiello molto più prezioso di quell’antico ciondolo, ma per me ha lo stesso valore. È un diamante – portatore di luce – racchiuso in due lembi ottenuti dalle foglie di una pianta, la sansevieria, rivestiti di platino e oro rosa una tecnica che è stata battezzata da Aldo Arata ‘platino-oro-rosa’. Il platino irradia una luce lunare e l’oro rosa una luce profonda e femminile. Si tratta di un gioiello molto speciale per me e spero mandi un messaggio di luce a chiunque lo osserverà.

Sono stata accolta con grande entusiasmo da Aldo Arata. Abbiamo parlato l’un l’altro della nostra storia, della nostra vita e delle nostre origini. Ho portato una mia scultura e gli ho spiegato il valore mitico e simbolico che le mie opere hanno. È nato uno scambio reciproco di creatività: la mia idea è stata arricchita dalla sua sapienza tecnica e da questo confronto è nato il gioiello che oggi vedete. Affidare la mia idea all’altro, lasciar fare, è stato un atto di amore e fiducia. È una cosa bellissima che tutti dovremmo imparare a fare.

Non conoscevo l’arte orafa ed è stato bello venire a Valenza scoprire questo mondo. C’è tanta maestria…non è solo artigianato, è arte! Inoltre, è stata una sorpresa vedere come la tecnologia sia entrata nelle aziende rendendo possibile il passaggio dal disegno alla forma tridimensionale che è già l’oggetto.

Opera

Genesis
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Artista

Emila Faro
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Azienda

Monile - Jewels of Italy
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