Viola Pantano

VIOLA PANTANO

Sono Viola Pantano, sono un’artista visiva e performer.  Da diversi anni lavoro nel mondo dell’arte con la fotografia, la video-arte e come performer in una piccola compagnia di danza.

Per quanto mi riguarda, partecipare a Fragile Bellezza è stato illuminante. In realtà tutte le strade che percorro e che mi portano a cimentarmi in diversi ambiti sono per me un’esperienza arricchente perché danno nuova forza al mio lavoro e alla mia esperienza di artista. Sperimentare nuove tecniche, nuove dinamiche, nuovi mezzi mi dà modo di auto-stimolarmi e generare nuove opere. Incontrando persone esplodono nuove idee, nuovi concetti, altri mondi.

Per questa edizione di Fragile Bellezza ho lavorato a due progetti slegati tra loro. Il primo è un bracciale, con una struttura molto articolata con un’anima in titanio, che riprende l’idea di un’opera monumentale a cui sto lavorando, un’installazione pubblica che verrà posizionata a marzo 2022 e che prevede la distorsione di una Panda 750 degli anni Ottanta. Il secondo lavoro è un anello-scultura embrione di un progetto che per ora ho avviato solo concettualmente, e al quale inizierò a lavorare nei primi mesi del 2022 per una nuova mostra dal titolo DisumanoDisumano – che è anche il titolo che ho dato all’opera –è un anello con una forma di goccia che parte da una riflessione sulla vita, sulle emozioni e su tutti i liquidi corporei, dal sudore alle lacrime, che il nostro corpo genera a partire dalle emozioni che proviamo e che ci pervadono dalla nascita alla morte. Vorrei che questa opera fosse il cardine dell’esposizione.

Nel tema dell’edizione di quest’anno di Fragile Bellezza, la relazione tra gioiello e corpo, mi ritrovo molto. È stato facile per me lavorare in questa direzione perché credo che qualsiasi orpello decorativo realizzato dall’uomo nelle diverse epoche possa essere un’opera sul corpo e trasformarne la visione, l’estetica e la forma. Così come tutte le opere che realizzo devono essere pensate nello spazio e richiedono un ragionamento sui colori, sulla visione, sulle proporzioni, sulla profondità, anche il gioiello deve essere pensato in relazione al corpo e alla visione su di esso; in questo senso il gioiello è un’opera d’arte. Per altro ogni corpo è diverso ed ogni gioiello dovrebbe essere pensato in relazione a quel singolo corpo.

Dialogare con l’azienda è stato bello perché ciò che io immaginavo è diventato possibile con una facilità inaudita. Dalla collaborazione ho ricavato molto e credo sia una pratica da percorrere anche in futuro. Ovvio che le aziende devono comprendere la poetica dell’artista, ma questo con Gioj è stato facile perché loro hanno immediatamente afferrato e condiviso la mia idea e reso possibile la sua realizzazione.

Opera

Disumano
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Artista

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Opera

Anti - social car / jewel
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